Il conto termico 2018
Il conto termico GSE 2018, chiamato anche 2.0, sostituisce la precedente versione avviata nel 2012 ed è mirato a sfruttare meglio gli incentivi per gli interventi mirati ad una migliore efficenza energetica e allo sviluppo delle cosiddette rinnovabili termiche.
Di seguito spieghiamo come funziona, quali sono gli interventi incentivabili, le regole applicative, quindi la normativa in vigore, ma anche in quali casi è preferibile accedere agli incentivi del conto termico 2.0 oppure alle agevolazioni fiscali 2018 del 65% per gli interventi di risparmio energetico.
Cos'è
Il Conto Termico GSE è un fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell'efficenza energetica di edifici e abitazioni. Il fondo è gestito dal GSE, che sta per Gestore Servizi Energetici. Proprio il GSE si occupa di stabilire quali sono gli interventi ammessi, chi può accedere agli incentivi, cioè chi ne ha diritto e quali sono le modalità di accesso, naturalmente sulla base della normativa (la legge) decisa dal legislatore.
Per pubblico e privato
Il Conto Termico 2018 prevede incentivi per interventi che possono essere messi in atto esclusivamente nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, ma conferma i bonus per tanti piccoli interventi realizzabili in ambito residenziale, di cui vedremo l'elenco e le caratteristiche necessarie.
Fondo e beneficiari
Il fondo messo a disposizione dallo Stato corrisponde a 900 milioni di euro annui, di cui 200 esclusivamente per la PA. I beneficiari del Conto Termico sono le Pubbliche Amministrazioni, le imprese e i privati. Uno degli obiettivi del Conto Termico 2.0 è proprio di favorire le aziende, soprattutto del settore agricolo (vedi serre e simili), ad abbattere i costi per l'approvvigionamento energetico. Del resto uno dei costi più importanti per le aziende nel nostro paese è proprio quello delle bollette.
Le novità per il 2018
Ma in che consistono, esattamente, le differenze tra la vecchia versione del Conto Termico introdotta nel 2012 e quella definita 2.0? Vediamo la sintesi delle novità:
Incentivi più alti
Il Conto Termico 2.0 prevede un valore più elevato degli incentivi, rispetto alla versione precedente.
Funzionamento e tempistica
Il GSE eroga gli incentivi mediante delle rate annuali per una durata compresa tra 2 e 5 anni. La durata del rimborso dipende dalla tipologia e dalla dimensione degli interventi e degli impianti.
Nel caso in cui l'ammontare non sia superiore a 5.000 euro, l'incentivo verrà corrisposto in una singola soluzione. Parliamo dei privati, infatti le PA e le ESCO che operano per loro conto possono
chiedere la liquidazione del contributo statale in un'unica soluzione anche nel caso in cui quest'ultimo superi la soglia dei 5.000 euro, se hanno optato per l'accesso diretto.
Gli incentivi del Conto Termico 2.0 non sono cumulabili con le agevolazioni fiscali Irpef, i cosidddetti Ecobonus 2018, o con altre forme di incentivazione statale.
Gli interventi ammessi agli incentivi
Solo Pubbliche Amministrazioni
Miglioramento dell'efficienza energetica in edifici già esistenti:
Anche per i privati
Vengono ammessi agli incentivi del Conto Termico 2.0 gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica e gli interventi per il risparmio energetico (sostituzioni di caldaie gpl o metano, per esempio, o nuove installazioni, valvole termostatiche).
Conto Termico 2018: modalità di accesso
Esistono due modalità per accedere agli incentivi promessi dal nuovo Conto Termico.
Quella dell'accesso diretto è la modalità possibile anche ai privati, oltre che per la Pubblica Amministrazione e prevede un limite di 60 giorni dalla fine dei lavori per la presentazione della domanda. Per gli interventi di installazione di apparecchi considerati di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) è previsto un iter semplificato.
La modalità riservata alle Pubbliche Amministrazioni e alle ESCO (Energy Service Company) che operano per loro conto. Prevede l'erogazione di un acconto sul costo dei lavori ancora da effettuare e il saldo al termine degli interventi. Per la prenotazione dell'incentivo si può presentare una scheda-domanda a preventivo.
Regole applicative per privati
Vediamo quali sono i requisiti che danno la possibilità a soggetti privati di fare richiesta per gli incentivi del Conto Termico 2.0.
Cosa si intende per soggetti privati
Modalità di accesso
Come abbiamo detto nel caso di richiedenti privati l'unica modalità disponibile è quella dell'accesso diretto, che prevede la compilazione della richiesta entro 2 mesi dalla fine dei lavori, la stipula di un contratto e un iter semplificato.
Cumulabilità
Gli incentivi del Conto Termico 2018 non sono cumulabili con altri incentivi statali, quindi nemmeno con gli Ecobonus, vale a dire le detrazioni fiscali Irpef per i lavori di risparmio energetico.
Documentazione per la richiesta degli incentivi
Le modalità di accesso agli incentivi previsti dal Conto Termico prevedono la compilazione della cosiddetta "scheda domanda" presente sul sito Gse, il Gestore Servizi Energetici.
La compilazione di questo documento è affare delicato e importante. Il richiedente dovrà informare il Gse, in modo dettagliato e senza errori, riguardo la tipologia di alcuni documenti che poi il gestore stesso potrà richiedere, anche in formato cartaceo. E' quindi importantissimo non commettere errori. Le verifiche ci sono e sono molto severe, come è giusto che sia per evitare truffe e appropriazioni indebite varie, e le regole sono molto stringenti.
Riassumiamo i documenti di cui bisogna essere necessariamente in possesso per poter fare la richiesta degli incentivi previsti dal Conto Termico.
Tempistica
La richiesta per accedere agli incentivi del Conto Termico va presentata entro 60 giorni dal termine dei lavori. I tempi vanno rispettati in ogni caso, altrimenti non sarà possibile nessun rimborso per i lavori effettuati.
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